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Big Love (Welcome Series Vol. 2) di Jay Crownover - Recensione -

Serie: Welcome Series Vol. 2
Autore: Jay Crownover
Genere: New Adult, Romanzi rosa
Editore: Newton Compton Editori
Amazon


Sinossi

Che differenza c’è tra un cattivo ragazzo e un ragazzo che fa il cattivo? Quando ti muovi in un mondo oscuro e corrotto, per dominare la situazione non devi mai mostrare di aver paura. Solo così potrai controllare strade e persone senza scrupoli. Race Hartman è sufficientemente coraggioso, intelligente e sbandato per diventare il capo di un posto come The Point. Dove ci saranno sempre cattivi e cose brutte da mettere in riga, ma in cui un uomo forte può ridurre i danni al minimo. Race ha un piano… riuscirà a impedire l’annientamento totale di quel luogo senza distruggere se stesso? Brysen Carter ha sempre visto Race per quello che è davvero: un ragazzo bello, dolce, ma troppo pericoloso. La tentazione di crogiolarsi nel suo bagliore dorato è forte, ma Brysen sa che finirebbe per scottarsi. Ha già tanti problemi, non ha certo bisogno di crearsene altri a causa di Race. Ma quando Brysen deve affrontare una minaccia che potrebbe essere la cosa più pericolosa che The Point abbia mai prodotto, è costretta a prendere una decisione: perché l’unica persona che potrebbe aiutarla a salvarsi è proprio l’uomo che lei non può permettersi di avere.


Eccomi a parlarvi di un libro che aspettavo da quando era uscito il primo della serie di questa bravissima autrice. Siamo di nuovo trasportati a The Point, un luogo malfamato dove regna la criminalità. Se avete letto il primo volume della saga (consiglio vivamente di leggerli in ordine), saprete già che anche questo è un libro cupo e pieno di mistero e la Crownover, come sempre è stata brava a raccontare il tutto in modo lineare e scorrevole.
“… E quindi Race Harman poteva anche essere un fico, poteva anche strapparmi dalla mia monotona routine, ma non sarebbe mai stato l’uomo adatto a me. E quella sicurezza mi faceva bruciare qualcosa in fondo all’anima.”
Abbiamo lasciato il fratello di Dovie, Race Hartman alle prese per controllare la cittadina di The Point per cercare di avere un “mondo migliore”, ed è sempre qui che lo vediamo: immerso costantemente nei problemi generali, nella criminalità e nelle difficoltà. Il classico bad boy che una ragazza come Brysen Carter, la migliore amica di Dovie, non dovrebbe passarle neanche per un momento per la testa di pensare a lui. Anche perché Brysen è sommersa nei pasticci fino al collo, la sua famiglia poco per volta sta andando alla deriva e lei cerca con tutte le sue forze di dare un futuro migliore a Karsen, la sua sorellina. In più ultimamente ha anche uno stalker che cerca di rovinarle la vita. Capiamo bene che dopo tutto questo, ci manca pure Race con i suoi problemi che si porta appresso a far sì che diventi per lei una vita ancor più difficile. 
“Quella ragazza mi prendeva come nient’altro mi aveva preso da… nemmeno io sapevo quanto. La forza che ci univa era un miracolo che molte persone inseguono per una vita intera. Il mio mondo era pericoloso,
lei poteva correre dei rischi stando con me, ma non aveva importanza perché eravamo fatti per stare insieme e nessuno stalker fuori di testa e nessuna falsa saggezza ci avrebbero tenuto lontani.”
Brysen, per tenere lontano Race, cerca di trattarlo male più che può, ma invano. La tensione tra i due si sente lontano un miglio ed ecco quindi che inizia la loro storia. Race si prende carico, oltre che della città di The Point, anche dei problemi di lei. Lui è un personaggio che vuole che le persone a lui care siano tutte al sicuro, ed è per questo che prova a controllare questa cittadina tenebrosa e pericolosa.
“«Mi prendo cura delle persone a cui tengo, Bry. E tu sei una di loro, che ti piaccia o no».”
Beh diciamo che la protagonista assoluta è come sempre The Point con la delinquenza che vi circola. I due protagonisti li avevamo già conosciuti nel primo romanzo, due personaggi testardi che insieme si completano. Ritroviamo Dovie e Bax innamorati più che mai e il nostro poliziotto: Titus, il fratello di Bax che avrà il prossimo volume della saga dedicato interamente a lui. Titus mi incuriosisce parecchio, quindi non vedo proprio l’ora di sapere cosa ha da raccontare questa volta l’autrice.

Lo stile della Crownover mi piace molto, la storia è a POV alternati, ma devo dire che questo romanzo per me è stato un pelo più sottotono rispetto al primo. I protagonisti, anche se sono gradevoli, non mi hanno dato le emozioni che mi hanno lasciato Dovie e Bax. Ma a parte questo, mi è piaciuto e lo consiglio. Quindi al prossimo con Titus!



Della stessa serie: 
1- Bad Love;
2- Big Love;
3- Better When He's Brave.


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