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È subito l'alba (Angeli caduti Vol. 2) di Angela White - Recensione -

Serie: Vol.2
Autore: Angela White
Editore: Amazon Publishing
Genere: Contemporary Romance, Romanzi Rosa
Amazon


Sinossi

L’amore può tutto, anche vincere il dolore.

Due mani bellissime capaci di guarire e far soffrire. Liam e la sua oscurità sapranno accogliere l’alba insieme a Samantha?
William Payne è un neurochirurgo di fama mondiale a cui la vita sembrerebbe aver regalato tutto: denaro, rispetto, l’ammirazione degli uomini e i favori delle donne. Ma dietro questa facciata si celano una rabbia feroce e autodistruttiva e una fragilità che ha radici nel passato.
Samantha Deveraux ha venticinque anni e si nasconde sotto le sue felpe extralarge, i jeans sformati e gli anfibi con i quali affronta il mondo a testa bassa. Solo davanti a un monitor di computer, tra numeri e codici, riesce a esprimersi veramente e ad allontanare il ricordo dei tradimenti che ha subito.
L’incontro di Liam e Sammy a distanza di anni costringerà entrambi a mostrarsi all’altro senza maschere né difese.
Chissà se la volpe dagli occhi verdi riuscirà a liberare dalla sua gabbia l’angelo guerriero...


Buongiorno Sedotte! Parto subito col dire che Angela White è stata una bellissima scoperta per me perché non avevo ancora letto nessun altro suo libro. Lo so che “È subito l’alba” è il secondo volume della serie “Angeli Caduti”, ma del primo non mi intrigava molto la trama, cosa che con questo non è successa, e quindi mi sono completamente buttata a capofitto non riscontrando particolari difficoltà nel non aver letto il precedente! 
Appena iniziato mi ha colpito molto la struttura del testo, così scorrevole da non accorgermi neanche delle ore che passavano, e di come la storia stesse prendendo forma. Ci sono state anche molte descrizioni, ma fidatevi non sono assolutamente pesanti. Ve lo dice una a cui di solito le troppe descrizioni non piacciono molto, ma in questo romanzo della White le ho adorate. È una lettura profonda che in molte occasioni mi ha fatto fermare a riflettere e a volte mi sono sentita spezzata in due. Ho amato fortemente i personaggi, primi fra tutti i due protagonisti. Così diversi ma in realtà così simili.  
“«Ricordavo una ragazzina spinosa e sorprendente… mi chiedevo che tipo di temperamento avresti mostrato da donna.» Lui si ricorda di me? Nel senso che qualche volta gli è capitato di pensare a me? Spinosa e sorprendente. Non so se sentirmi lusingata o vergognarmi.”
Samantha Deveraux è una ragazza di venticinque anni che lavora in una società leader nel settore delle biotecnologie. È un genio dell’informatica e senza un monitor non riesce ad essere se stessa: in pratica è il suo scudo perenne. Si nasconde dietro a vestiti extralarge che la fanno sentire a proprio agio. Da ragazzina è stata oggetto di prese in giro perché non era bella, non era simpatica, ma per tutti era una stramba nerd asociale; per questo Samantha si è costruita attorno un muro, si è sempre sentita inadatta, inutile e vive costantemente con la paura di essere abbandonata da tutte le persone a cui vuole bene. Purtroppo ci sono state vicissitudini che l’hanno portata ad avere il terrore di questa cosa. In realtà lei vorrebbe un sacco di cose, ma più di tutte vorrebbe essere apprezzata come non mai e, in primis, vorrebbe essere amata. Questa ragazza mi è piaciuta fin da subito, non c’è stato un momento in cui mi abbia fatto storcere il naso. No, dal mio punto di vista è stata perfetta con tutte le sue ansie e la sua fragilità che escono solo in pochissime situazioni. Perché si scorge solo una ragazza con le cosiddette “palle” che dice le cose come stanno in modo diretto, ed è stata fenomenale dall’inizio alla fine.
“«E com’è il vero te stesso, Liam?» «Quello che hai visto, Samantha.» «Io ho visto sofferenza e rabbia.» La sua fronte si appoggia alla mia. Respiriamo lo stesso respiro. «Già. Mi hai visto davvero, piccola Kitsune.»”
Samantha sul suo cammino ritrova un vecchio conoscente, più precisamente l’unico uomo nella sua vita che in una sola giornata l’ha trattata non come “Samantha la stramba”, ma come una ragazza normale. Inutile dirvi che dopo sette anni da quel momento, non si è mai dimenticata di lui: William Payne III. Vedete, quest’uomo è uno degli scapoli più ambiti della costa orientale, ma non è tutto oro quello che luccica. William è l’uomo dai due volti: esiste William Payne e solo e soltanto Liam. William è il dirigente del Manhattan Memorial, laureato in medicina ad Harvard con specializzazione neurochirurgia. È il figlio perfetto che tutti i genitori vorrebbero avere. Ma Liam è tutt’altra cosa, è una maschera, è un uomo pieno di collera e dolore. Non voglio dirvi cosa combinerà durante tutto il romanzo perché dovrete conoscerlo voi stesse. In molte occasioni solo sentendolo parlare mi faceva venire l’ansia dalla sua aurea misteriosa. Non mi capita spesso di provare questa emozione “conoscendo” un personaggio, ma lui me l’ha fatta provare. Ma a parte questo, è un personaggio che si scopre poco a poco ed è adorabile.
“Affascinante, mi trovo a pensare. E pericoloso. Il genere di pericolo che non mi sono ai trovata a correre, che sono sempre stata brava a evitare e da cui, adesso, non ho idea di come fuggire.”
Bello, un libro emozionante e profondo che mi ha rapita totalmente. Mi piace moltissimo lo stile dell’autrice e sicuramente non sarà l’ultimo suo libro che leggerò. Ve lo consiglio vivamente perché davvero, è spettacolare! Complimenti ad Angela White! 



Serie Angeli Caduti:

1- Buonanotte a chi non c'è (recensione);
2- È subito l'alba.


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