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Nicola (Principi azzurro sangue Vol.6) di Paola Gianinetto - Review Party -



Serie: Vol.6
Autore: Paola Gianinetto
Genere: Fantasy, Romanzi Rosa
Editore: Emma Books
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Sinossi

Nicola Aldrovandi è un vampiro di seicento anni, cinico e spietato. Uno scienziato immortale che considera gli umani esseri inferiori, non conosce la pietà ed è convinto che l’amore non esista.
Sophie Rousseau, una giovane ladruncola orfana cresciuta in una comune in Camargue, vive di espedienti e non ha mai trovato il proprio posto nel mondo. Quando, per salvarsi la vita, è costretta a rubare un prezioso diamante in un palazzo nobiliare di Siena, il suo destino si intreccia indissolubilmente a quello di Nicola. Che cosa vuole da lei quell’essere oscuro e potente? E perché, invece di tentare di fuggire dal mortale pericolo che rappresenta, Sophie si sente inesorabilmente attratta da lui?
Alle prese con i fantasmi di un passato sconosciuto, coinvolta dal Consiglio degli Antichi nella lotta a una terribile minaccia che incombe sugli immortali e sul mondo intero, Sophie scoprirà che il letale vampiro di cui non può più fare a meno ha in mano la chiave del suo passato, del suo presente e del suo futuro. E, forse, lei riuscirà a insegnargli che cosa è l’amore.

Prima di iniziare voglio puntualizzare una cosa. Il mio Principe azzurro sangue preferito è Kyler, lo sarà sempre. 
Detto questo parliamo un po' di questo bel Principe tenebroso che la fantasiosa mente della Gianinetto ha creato. 

Nicola è il sesto Principe che Paola ci presenta, per me è quello che più si avvicina ai miei gusti, tenebroso, freddo e distaccato da ogni genere di sentimento, galante e rubacuori, gentile e rude. Un mix dosato alla perfezione. L'unica pecca, e parlo esclusivamente per me, è il nome. Nicola..per uno "stupenderrimo" vampiro non mi suona bene 😁. Insomma, non mi piace (perdonami Paola). E qui mi viene in mente una frase del libro che mi ha fatto "scompisciare" dalle risate, "..una come lei non poteva chiamarsi Pina.."! 
Aldilà di questo, Nicola resta il mio secondo Principe preferito. Non voglio parlare del racconto in sé, mi è strapiaciuto come tutti gli altri Principi. Voglio parlare delle emozioni che mi ha dato, delle sensazioni che ho provato. Adoro le storie di vampiri, demoni e altre creature oscure, e sono una fan accanita dei Principi di Paola. Ogni racconto mi ha fatto sognare alla grande, Paola ha un accattivante modo di scrivere e di tenermi incollata alla lettura. Il suo elegante modo di descrivere anche le scene più intime lasciando tutto all'immaginazione senza cadere nel volgare, mi è sempre piaciuto. 
Nicola mi ha fatto decisamente venire i brividi, il suo modo di porsi con Sophie, la descrizione della sua voce roca, del suo modo di vestirsi, la descrizione delle sue mani, del suo sguardo...insomma...ero lì con lui, ero io al posto di Sophie, ero io ad essere coinvolta nel racconto. 
*Alto e imponente, trasudava potere, minaccia..un dio talmente attraente da seccarle la gola con la sua sola presenza. I capelli biondo scuro spettinati. I tratti del volto decisi e virili. La linea della bocca dura, eppure le labbra erano morbide. Gli occhi grigio ardesia brillavano di luce intensa..*
E nonostante questa forza esteriore, si rivela essere un uomo che ha sofferto tanto, così tanto da chiudere il suo cuore per non soffrire ancora. Fino a quando non entra nella sua vita Sophie. 

Ecco cosa deve darmi un libro scritto bene, emozione allo stato puro, leggere e sentire i brividi scorrermi sulla schiena. Questo ho provato leggendo la nuova avventura dei Principi azzurro sangue. 
Come sempre la scrittura è fluida, la lettura piacevole e scorrevole, la descrizione di luoghi e personaggi molto ben curata. 
Lascio a voi lettori scoprire cosa cerca Nicola in Sophie e se lei sarà più in pericolo con lui o senza di lui. 


Un altro personaggio decisamente mooolto interessante e che spero di conoscere meglio è l'antico per eccellenza, il vichingo Freyr. Ironico, strafottente e bello come il sole. Non dimentico Xavier di cui spero tanto di sentir parlare ancora. 
A questo punto voglio ringraziare Paola per avermi ancora una volta emozionata, per avermi fatto sognare e volare con la fantasia come solo una accanita lettrice può fare. 
E io "leggo perché non so volare".


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