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Non avrai segreti di Penelope Ward - Recensione -

Serie: -
Autore: Penelope Ward
Editore: Tre60
Genere: YA/NA, Romanzi rosa
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Sinossi

Sin dal loro primo incontro, l’attrazione tra Elec e Greta è irresistibile. Ma se lei è dolce e gentile, lui si comporta in modo stranamente scontroso e aggressivo. Greta però non riesce a smettere di cercarlo: è sicura che sotto quella corazza di tatuaggi e muscoli lui nasconda un cuore tenero e che, dietro il suo sguardo glaciale, ci sia un desiderio feroce, capace di portarla all’estasi. Quando finalmente Greta riesce a conquistarlo, provando sensazioni a lei sconosciute sino a quel momento, una questione famigliare costringe Elec a tornare in California… Dopo sette anni, Elec e Greta s’incontrano ancora. Lei si è ricostruita una vita, mettendo da parte i sentimenti che l’hanno tenuta a lungo legata a lui. Lui ha una nuova compagna di cui sembra essere sinceramente innamorato. Ma è davvero tutto cambiato? Quando un brivido le percorre la schiena, Greta ha un cattivo presentimento: il suo cuore sta per spezzarsi ancora…

Waaa finalmente Penelope Ward è approdata in Italia! Ho letto molti suoi libri in lingua e tutte le volte che ne finivo uno non capivo perché nessuna Casa Editrice non l’avesse ancora presa in
considerazione e di conseguenza sono veramente pazza di gioia! Ma veniamo a “Non avrai segreti”, anche se per me non è uno dei miei preferiti della Ward, è comunque un libro molto bello che merita di essere letto. 
“Mi fissava con uno sguardo gelido. Lo detestavo già, ma non potevo negare che fosse bellissimo, e il fatto di pensarlo mi disgustava. Fisicamente era un sogno, e sotto tutti gli altri punti di vista era un incubo.”
Il libro è strutturato in due parti: la prima incontriamo Elec e Greta che sono intenti a iniziare il loro ultimo anno di liceo, mentre nella seconda parte si rincontrano dopo sette anni. 
Ma andiamo con ordine, Greta vive con la madre e il patrigno a Boston. Quest’ultimo ha un figlio, Elec che per forza di cose dovrà passare un anno con la sua nuova famiglia. Greta è molto felice di incontrarlo e si aspetta che anche Elec lo sia, ma non è così. Elec è un ragazzo scontroso che non ha un buon rapporto con il padre, soprattutto dopo che lui ha lasciato la madre per un'altra donna. Lo vediamo in cerca di vendetta e quale migliore modo che prendersela con Greta? Ma vediamo come lei poco per volta riesce a buttare giù quel muro che si è eretto intorno Elec, entrando nel profondo e fargli così provare anche dei sentimenti. Purtroppo dopo poco, lui deve tornare in California dalla madre e così le loro strade si dividono.
“«Mi fai provare emozioni, Greta. È sempre stato così. Quando sono con te, nel bene o nel male… sento tutto. A volte non so gestirlo, e mi difendo facendo lo stronzo. Non so come fai, ma riesci a cogliere la persona che sono davvero. Appena ti ho scorta, da Greg, in giardino… mi è sembrato di non potermi più nascondere dietro me stesso.»”
Dopo sette anni per motivi che non vi rivelo per non fare spoiler, si rincontrano di nuovo a Boston. Li vediamo cambiati, Greta ora vive da sola a New York, ha un buon lavoro e in tutti questi anni ha cercato di avere una vita sentimentale ma invano. Elec invece lavora in un centro giovanile dove ha conosciuto lì la sua attuale ragazza che finalmente gli ha tolto il vuoto che aveva dentro per quello che gli aveva lasciato Greta. Ma cosa succederà ora che si sono ritrovati?
“Mi apparteneva, e l’ho buttata via. Ho lasciato che la mia felicità fosse schiacciata dal senso di colpa e dal bisogno di proteggere mia madre per giustificare la mia esistenza. Penso che Greta non abbia mai capito che la amavo da molto prima di quella notte.Mentre scrivo queste parole, quello che di sicuro lei non sa è che qualche anno dopo ero tornato a prenderla, ma ormai era troppo tardi.”
Elec era ed è ancora adesso dopo sette anni, il classico Bad Boy della situazione: piercing, tatuaggi e carattere tutto peperino. Ha la passione della scrittura e l’unica a cui abbia mai fatto leggere qualcosa di suo, è proprio Greta che rimane affascinata anche da questo suo lato.
Faccio un piccolo spoiler: Elec nell’ultima parte fa leggere a Greta la sua autobiografia che ha scritto, pertanto vedremo ripercorrere tutta la sua vita e ciò che sta provando e ha provato sette anni prima con lei. A me personalmente questa parte mi è piaciuta tantissimo, quasi di più che raccontata da Greta stessa. Infatti tutto il libro è scritto dal punto di vista di lei, tranne che per questo ultimo pezzo. 
“Non avrei mai più dovuto vederla. Una parte di me che era morta stava resuscitando, e non avrebbe dovuto. Non sapevo cosa fare.”
Come vi dicevo all’inizio, questo libro non è il migliore dell’autrice. In questo la sua scrittura l’ho trovata un po' “superficiale”, come se mancasse sempre qualcosa e la prima parte è quella che ho adorato meno. Ma non per questo non lo suggerisco anzi, leggetelo perché a parte queste cose, non posso fare a meno di consigliarvelo almeno per conoscere la Ward che è bravissima!




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