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Il piccolo negozio della felicità hygge di Rosie Blake -Recensione-

Serie: -
Autore: Rosie Blake
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Romanzo rosa
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Sinossi


L'hygge mania diventa un imperdibile romanzo
È autunno nella cittadina di Yulethorpe, e una pioggerella gelata scende da giorni. A rendere ancora più tristi gli animi arriva la notizia che l’ultima bottega del centro, l’adorabile negozietto di giocattoli della signora Louisa, sta per chiudere i battenti. Per Yulethorpe sarà un inverno più gelido del solito, ma la speranza ha il volto di un angelo biondo di nome Clara Kristensen. In paese per una vacanza, la ragazza è il ritratto della salute e della felicità. In lei tutto è hygge, come dicono i danesi: è allegra, solare, con un senso profondo della famiglia, ama le candele profumate, i bambini, i cani e i libri. Clara si rimbocca le maniche e rivoluziona il negozio, trasformandolo in un luogo magico e accogliente. In mezzo all’entusiasmo che ha contagiato grandi e piccini, però, salta fuori Joe. È il figlio della proprietaria, un tipo tutto business, sposato con il suo smartphone, e teme che quella di Clara sia una manovra per mettere le mani sugli affari della madre. Del resto, nessuno si darebbe tanto da fare solo per restituire il sorriso ai bambini, no? Tra esilaranti malintesi e scontri all’ultimo fendente, riuscirà Clara, con i suoi occhi azzurri e i modi scandinavi, a convincere lo scostante e ruvido Joe che il segreto della felicità non è il denaro? 
L’hygge è la ricetta per la felicità: prepara una cioccolata calda, ritagliati uno spazio tutto per te e goditi la lettura!
Il romanzo romantico e divertente sulla hygge mania
Hanno scritto dei romanzi di Rosie Blake:
«Divertente e ben scritto.»
Heat
«Semplicemente stupendo.»
Fabulous magazine
«Un romanzo che scalda e mette allegria.»
Hello

Rosie Blake

Ha un superbo ritmo comico e i suoi romanzi sono realistici e totalmente contemporanei. Il piccolo negozio della felicità hygge ha riscontrato un enorme favore da parte di numerosi editori stranieri.
Sedotti oggi vi parlo di questo libro e devo dirvi che sono ormai entrata totalmente nel modo di vivere hygge !
Se vi state chiedendo di cosa parlo, presto detto.
Sostanzialmente è  il modo di vivere la vita, di godere delle piccole cose e di essere più rilassati possibile, voi direte: come? Circondarsi innanzitutto di un ambiente accogliente, caldo e illuminato da luce soffusa, quegli ambienti relax fatti di profumate candele e cuscini soffici, un buon libro e una bevanda calda.
Questo è hygge! ma leggendo il libro entrerete man mano anche voi nella modalità relax/hygge.
Tutto inizia con la nostra Protagonista Clara che si ritrova nel piccolo paesino della contea di Suffolk, non molto lontano da Londra e nel piccolo pub dove alloggia assiste ad una scena tragicomica tra alcuni degli abitanti. 

Una Louisa apparentemente impazzita che decide di chiudere il suo negozio di giocattoli e partire per mete lontane, un barista terrorizzato dall’idea che anche l’ultimo negozio ancora aperto nel corso del paese possa chiudere e non solo per questo, una “simpatica” donna di nome Roz che non perde occasione per screditare Louisa, perché a quanto pare tra le due non corra buon sangue, tutto condito da battute e l’intervento di altri avventori del locale.
Così quella che doveva essere per Clara una serata tranquilla in un piccolo paesino si rivela la fonte di speranza che cercava.
Segnata da un misterioso passato la ragazza chiederà a Louisa di gestire il suo negozio e vivere nella sua casa per poter anche accudire i due animali della sconclusionata signora: un gatto che non fa altro che dormire


Il gatto si spostò dal letto al tappetino, per poi risalire sul letto, ma mostrava ben poco interesse a fare qualcos’altro. Il cibo non aveva prodotto il risultato sperato, così Clara prese uno spago di lana e glielo agitò davanti. Lui la fissava come per dire: “Credi che sia un imbecille? È un pezzo di lana, fatti una vita”, quindi si rannicchiò sull’altro lato con lo sguardo rivolto alla stufa a legna.

e un pappagallo dal becco sagace e pungente che vi farà sbellicare dalle risate!
«Mi chiamo Massimo Decimo Meridio, comandante dell’esercito del Nord!». Lady CaCa li fece sussultare.
 «Portami a letto e fammi impazzire!». «Cosa?», domandò Clara da dietro la porta. Joe si sentì morire dentro e rivolse a Lady CaCa lo sguardo più minaccioso possibile. «Era solo, ehm, il pappagallo», disse sollevando un dito contro la gabbia. Lady CaCa si girò su una zampa e indietreggiò sul trespolo. «Tu non puoi reggere la verità».
Così inizia la missione di Clara di rendere hygge questo piccolo paese e i suoi ignari cittadini.

Clara non perderà tempo e rimboccatasi le maniche porterà a nuovo splendore casa e negozio, con grande stupore di tutti e riuscirà con le sue iniziative a rendelo di nuovo accogliente e un luogo di gioia e felicità  non solo per i bambini ma anche per i grandi.


Con le luci soffuse e il crepitio delle candele, era consapevole di aver creato una casa perfettamente hygge.

A rovinare l’ambiente hygge appena ricreato sarà proprio il figlio di Louisa che si presenterà  a sorpresa con l’intento di mettere i bastoni tra le ruote a tutte le idee di Clara e cercare di capire cosa possa volere una perfetta sconosciuta da sua madre.
Joe è  il classico uomo d'affari che vive per la sua azienda, per il suo lavoro ed è  costantemente attaccato al suo cellulare.
Ma dietro tutto questo si scoprirà anche essere un uomo tormentato che forse, tutta la frenesia della City alla fine potrebbe non essere quello che desidera davvero.

Riuscirà Clara a rendere Joe hygge?
A farlo rilassare davvero e dimenticare per una volta quel telefono che sembra essere parte di lui?
Inizierà così tra i due una sorta di pugno di ferro, da una parte lei che cerca di rendere la sua vita migliore e meno frenetica e dall’altra lui che vuole a tutti i costi capire se questa donna Danese spuntata dal nulla non abbia secondi fini e magari cercare di mettere le mani sul negozio e la casa di Louisa.


«Ehm…Non ho un cellulare». Quel bambino passò senza fare danni, così lei tirò un sospiro di sollievo. «Come sarebbe?», domandò lui abbassando il telefonino, incapace di celare lo stupore. «Tutti ne hanno uno». Lei si strinse nelle spalle e lo guardò. «Io no». «Ma…è una cosa da età della pietra. E come fanno le persone a rintracciarti? Coi segnali di fumo? Con il telegrafo? Cristo santo, niente cellulare», disse come se gli avesse appena rivelato di non avere gli organi interni.

Tra esilaranti vicende e rilassanti momenti hygge, tra i due forse non sarà solo la fiamma di una candela profumata ad accendersi.
Scritto davvero in un modo, mmhh… come dire, rilassante, perché anche durante la lettura riuscirete ad entrare nel "mood hygge" e quasi a rilassarsi davvero come viene descritto tra le pagine.
Leggeremo  pov alternati dei due protagonisti e davvero scopriremo i loro pensieri e i loro tormenti perché Clara non è  poi così serena come vuol far credere e in fondo Jon non è  così scorbutico e tutto d’un pezzo come vuole apparire.
Tra i due nascerà pian piano un sentimento che li porterà ad avvicinarsi e a rimettere in gioco le proprie vite.



Joe sentì che la notte si era fermata intorno a loro. Sentì una scarica elettrica percorrergli un braccio, consapevole che il corpo di Clara era a pochi centimetri dal suo. Appena si voltò per dirle qualcosa, lei lo stava già guardando, in un modo che lo portò a prenderle il viso fra le mani e ad avvicinarlo al suo. Tutto svanì quando si baciarono. Niente nell’aria, nessun rumore lungo il corso, neanche un alito di vento. Soltanto loro, le loro labbra incollate, il respiro di lei sul suo volto.

Esilaranti sono le conversazioni in Chat tra una Louisa, che credo sia davvero la più hygge/hippie di tutti e Gavin, il barista del pub del paese.


"Fuerteventura è meravigliosa. Vanno tutti in giro nudi qui, è bellissimo, pensiamo soltanto a spassarcela sulla spiaggia, senza nasconderci. Uno degli uomini, in un bunker vicino a me (hanno questi meravigliosi bunker scavati nella roccia per proteggersi dal vento sulla baia, come se fossero delle barriere paravento, soltanto più eleganti), indossa solo un anello fosforescente intorno al pene. Muoio dalla curiosità di vedere se ne indosserà altri di altri colori, nel corso della settimana; per questo continuerò a venire su questa spiaggia per qualche giorno. Ti manderò uno degli apri-bottiglia di legno intagliato, a forma di pene, che vendono da queste parti, così potrai sentirti partecipe. Potresti appenderlo dietro al bancone, di sicuro sarà un argomento di conversazione!"

Avrei preferito leggere qualcosa in più sulla storia tra i protagonisti perché mi è  sembrata un po' troppo frettolosa sul finale.
Mancava sicuramente di qualcosa, forse una storia troppo hygge e poco sentimentale e passionale.
 In alcuni punti strideva davvero troppo quello che leggevo dei pensieri e delle troppe insicurezze di Joe, rispetto a come viene descritto all’inizio, cioè un uomo d’affari rigido e tutto d’un pezzo abituato a trattare con le persone come fossero solo numeri e profitti.
In alcuni punti appariva invece come  un insicuro adolescente.
Proprio per questi aspetti e nonostante tutte le scene esilaranti e l’atmosfera hygge del libro posso dire di non essere stata completamente sedotta, ma sicuramente risulta una lettura fluida e piacevole che ti fa trascorrere qualche ora rilassante.
Indubbiamente il messaggio che ho colto all'interno della storia fà riflettere, perché oggi tutti come Joe ci troviamo a rincorrere qualcosa, a non avere mai tempo per nulla, mai riuscire a fermarsi per apprezzare le piccole cose.


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