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Scritto sulla neve di Jenny Anastan - Recensione in Anteprima -

Serie: -
Autore: Jenny Anastan
Editore: Amazon Publishing
Genere: Contemporary Romance, Romanzi rosa
Amazon


Sinossi

Elisa è figlia di un importante notaio di Trento ma la vita che il padre ha pensato per lei non è quella che vuole vivere. Quella l’aveva trovata ad Andalo, nella magia dei paesaggi innevati delle Dolomiti, dove aveva incontrato Matteo e l’amore vero. Ma proprio quando sta per sposarsi, la sua famiglia la fa rientrare a casa facendo leva sui suoi sensi di colpa. Così da tre anni vive in gabbia: ha perso le adorate montagne, ma soprattutto l’amore del suo ragazzo e l’amicizia di una donna speciale, Anna, la zia di Matteo.


Un giorno, però, nello studio di un notaio deve confrontarsi con due novità sconvolgenti: Anna non c’è più, portata via da un tumore, e le ha lasciato in eredità il negozio e la sua casa ad Andalo. Elisa capisce che deve seguire la volontà della zia di Matteo anche se questo significa andare contro tutto e tutti. La scelta di Anna le darà la forza di lottare per una seconda possibilità, di fronteggiare momenti bui e scoperte sconvolgenti per fare in modo che la sua vita segua la strada che era scritta indelebilmente sulla neve.



Buongiorno Sedotte!
Ho appena finito di leggere in anteprima l’ultimo romanzo di Jenny Anastan e continuo ad avere una sensazione stupenda da quanto mi ha incollata alle pagine. Per me è stato un libro indimenticabile e vi giuro che se non avessi altre mille storie in lista da leggere, lo avrei già re-iniziato per la paura di essermi persa qualcosa dopo la prima letta. Mi ha trasportata nel mondo dei protagonisti e soprattutto in un luogo fitto di magia natalizia con tanto di neve, di amore, di piste da sci innevate, di lucine di Natale..adoro il periodo natalizio, e quale cosa migliore se non buttarmi a capofitto nella storia di un romanzo che detiene tutte queste caratteristiche?!
È stata una lettura intensa che mi ha emozionato fin dalle prime pagine e ho evidenziato talmente tante frasi che mi è difficile metterne solamente qualcuna in questa recensione. 
“La vita raramente è giusta, l’unica cosa certa del nostro futuro è l’imprevedibilità.”
La Anastan ha creato una Signora protagonista! Elisa è una donna che ho amato nell’immediato, i suoi pensieri e i suoi modi di agire mi hanno appassionata talmente tanto che sentivo tutto ciò che provava, diciamo pure che mi sentivo come se fossi davvero lei e così mi sono proprio immedesimata (cosa che mi accade di rado). Le sue riflessioni mi sono entrate sottopelle e mi ha fatto provare tutte le sue paure, angosce, smarrimenti, l’amore mai dimenticato per Matteo, tanto che in molte occasioni avevo la pelle d’oca mentre leggevo. 
Elisa vive a Trento, ma non è felice e non si sente realizzata. Il rapporto con la sua famiglia non è dei migliori con un padre padrone che decide tutto al posto suo e un fidanzato che gli vuole bene, ma non è l’amore della sua vita. La sua è una vita fatta di menzogne, di apparenze, di lusso e si è creata così una maschera. 
Quattro anni prima però aveva tutto: viveva ad Andalo e qui aveva trovato un posto in cui si sentiva in pace con se stessa trovando quella felicità che tutti dovrebbero avere. Aveva un fidanzato, Matteo, che l’amava alla follia e con lui aveva trovato una sorta di “seconda famiglia”. Però tutto cambia dopo una telefonata che la fa “scappare” da questa vita meravigliosa per ritornarsene così a Trento e iniziare appunto una vita che non la aggrada.
“Solo una persona era in grado di eliminare ogni traccia di finzione da me, di scorgere quello che davvero stavo provando e non ciò che volevo far credere al mondo esterno: Matteo.”
Passa questi quattro anni a Trento come se fosse un automa. Fino a che non le arriva la brutta notizia che Anna, la zia di Matteo e nonché una delle persone più importanti di quando stava a Andalo, è venuta a mancare e nel suo testamento le lascia il suo negozio e l’appartamento. Elisa non ci pensa due volte e parte così alla volta di Andalo per un mese per decidere cosa fare della propria vita. 
Qui non riceve un buon benvenuto, il paese è piccolo e dopo che si è lasciata alle spalle Matteo senza tante cerimonie, le persone del posto non sono molto felici di questo suo ritorno. Ma Elisa non si lascia intimidire: con un coraggio e una forza assurda riesce a ritrovare quella felicità che aveva perso e finalmente il luogo da battezzare “casa”.
“In quel momento mi resi conto che Matteo non era più il ragazzo che avevo amato, ma un uomo che provava dell’astio profondo verso la sottoscritta. Un po’ me lo meritavo: il modo in cui me n’ero andata, le menzogne che gli avevo rifilato perché mi lasciasse in pace mi facevano vergognare di me stessa. Eppure, una parte di me aveva sperato che il grande amore che diceva di provare nei miei confronti quando stavamo insieme gli avrebbe fatto capire che c’era dell’altro, che quello che avevo detto era solo una tela di bugie create per allontanarlo. Egoisticamente avevo sperato che lottasse per me… per noi. Invece mi aveva lasciata andare con una facilità disarmante.”
Matteo invece è un uomo che si sente tradito e non riesce a fidarsi di Elisa per nessun motivo al mondo. In qualche occasione lo avrei preso a botte per come la trattava, ma si può benissimo capire il suo stato d’animo. Li ho adorati come coppia e il modo che si proteggono a vicenda nel corso della lettura. L’autrice ha davvero fatto un ottimo lavoro con loro due creando una coppia che emoziona.
“«Non sono tornata per rovinare il tuo fidanzamento.» «Ah» disse sollevando un sopracciglio. «Io ci speravo.»”
L’ultimissimo personaggio che ho amato moltissimo, anche se purtroppo non direttamente visto che ricopre un ruolo della storia pressoché marginale, è Anna. I nostri protagonisti con i loro ricordi e anche per ciò che provano è come se ce la facessero vivere comunque. Non passa attimo in cui non viene ricordata per la sua dolcezza e bravura e io ne sono rimasta davvero colpita che l’ho amata “da lontano”. 
“La vita è fatta di bivi, incroci, salite e discese. Per tutta la mia esistenza avevo imboccato la strada sbagliata, e forse Anna era stata una sorta di navigatore. Colei che mi aveva dato la possibilità di tornare nell’unica casa che avessi mai conosciuto.”
Lo stile della Anastan mi piace, è molto scorrevole e pulito. Non annoia mai. Ho amato come ha caratterizzato questa storia a POV alternati e, come vi raccontavo prima, è proprio adatta a questo periodo visto che ci stiamo avvicinando alle feste di Natale. Mi sembrava di essere dentro al romanzo in un posto davvero fiabesco dove, come vi avevo anticipato, neve, lucine di natale e piste da sci fanno da contorno a una storia di seconde possibilità molto intensa che merita di essere letta e amata.
Se non lo avete ancora capito, io ve lo consiglio!




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