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L'ultimo unno: Reinar Vol 1 di Timea Hajnalka Dani -Recensione-


Serie: vol.1
Autore:  Timea Hajnalka Dani
Editore: Self publishing
Genere: narrativa storica, azione avventura, fantasy
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Sinossi

___L'amore ti coglie all'improvviso, quando meno te lo aspetti e la perseveranza premia gli arditi. Quando l'impossibile diventa possibile___

In uno sperduto feudo dell'Impero svedese sta per compiersi una profezia millenaria: un uomo viene chiamato a portare a termine l'ultima volontà del re di una delle tribù del passato e figlio del temibile Attila.
Reinar deve riprendere ciò che di diritto gli appartiene: un impero e una corona a cui molti ambiscono e per cui sanguinose guerre di successione sono una cruenta realtà.
Il predestinato parte per un lungo viaggio insieme a una compagnia di sette uomini, scendendo lungo il corso della Vistola, fino ai monti e all'invalicabile muro di foreste dell'Impero d'Ungheria: il cuore verde dell'Europa orientale, ancora sconosciuta ai più, intrisa di leggende e miti che contribuiscono al suo isolamento dalle grandi corti dell'occidente.
Il destino, però, gioca le sue carte e Reinar si ritrova in pericolo.
L'incontro con un popolo di raminghi e, soprattutto, con la figlia del loro capoclan, scatena una serie di eventi imprevedibili e il sangue inizia a scorrere.
Nonostante tutto, la tenacia, la forza e l'onore spingono il valoroso nordico fino alla meta finale: il castello di Sàrvàr e la sua temibile proprietaria, avvolta da una oscura fama di assassina e crudele reggente.
Sarà l'occasione, per Reinar, di convalidare o sfatare i presagi che circolano sul suo conto e prendere, finalmente in mano, le redini del suo destino.

Tradimenti, grandi passioni, battaglie e verità taciute si susseguono in un graduale crescendo; un'avventura intensa e permeata di quel mistero e di quella magia che la storia nasconde tra strati di polvere, in antichi e dimenticati archivi e carte sparse disseminate nello scorrere del tempo.
Un'antica profezia millenaria induce Reinar ad affrontare un lungo viaggio.
Dal suo sperduto feudo dell'impero svedese, fino alla misteriosa e selvaggia Ungheria. Lui é il predestinato alla corona, al dominio, e all'unione di un grande impero, il premio finale di questa avventura. Reinar è "L'ultimo Unno", discendente dalla progenie di Attila.
Così inizia il viaggio di questo indomito guerriero e dei suoi 7 compagni d'arme.


*..barba e capelli lunghi
Indossavamo il farsettoe i pantaloni,lunghi stivali e il mantello.Gli sguardi che attirammo, quindi, supposi fossero dovute alla nostra corporatura: superavamo di una abbondante spanna la maggior parte dei passanti ed eravamo gli unici a portare lunghe capigliature e folte barbe.*

Unico indizio? Trovare la compagna predestinata come lui, quella segnata dalla nascita dal suo stesso marchio, per far si che la profezia si avveri.


*Dovevo venire a cercarti e portarti da lei...Sono partito con mille dubbi, ma intenzionato ad onorare il mio popolo. Sono stati gli Dei a farti cadere tra le mie braccia, anche se in quel momento non sapevo nulla di te.*

Ma neanche una millenaria profezia può fermare l'amore. 



L'incontro con Emese, una indomita zingara dal carattere ribelle (che a me ricorda tanto Esmeralda) figlia del capoclan di un gruppo di tzigani, metterà a dura prova la forza di volontà di Reinar.





*Era più bassa di me e una cascata di capelli neri lisci le circondava il viso dalla pelle ambrata. Aveva labbra piene e occhi luminosi e furiosi per averla oltraggiata violandone l'anonimato...La osservai attento: I capelli lisci e sciolti, le coprivano interamente la schiena e con le braccia intrecciate sotto il petto, mi studiava con quei suoi occhi d'ambra che spiccavano come stelle sul volto baciato dal sole.*

Lui e i suoi guerrieri si ritroveranno coinvolti in una serie di guerriglie sanguinarie. La tenacia, l'onore ed il cuore impavido di Reinar lo accompagneranno in questo lungo viaggio.

Un racconto ben costruito dall'autrice che, con quell'alone di mistero che si è creata attorno a partire dal suo nome, mi ha istigato alla lettura. Anche se l'inizio può sembrare un po troppo descrittivo, la lettura non risulta mai noiosa, anzi, viene resa più vivida e molto ben spiegata. La scrittura è fluida e ottimamente gestita, grammaticalmente molto corretta. 


Sono rimasta piacevolmente colpita dalla sua capacità di descrizione di ambienti e personaggi del periodo storico a cui si riferisce, tanto che la mia fervida immaginazione mi trasportava in quei paesi nordici che tanto sogno di visitare. In più la curiosità di conoscere la famosa "Contessa Dracula" o "Contessa Sanguinaria" Erzsébeth Báthory, ha colpito la mia fantasia. Anche la delicatezza e, allo stesso tempo, la sensualità con cui descrive l'amore tra i due, è un particolare che mi ha attratto subito.


*Per bisbetica che fosse, l'attrazione la trasformava e tutto il suo odio si tramutava in un fuoco cosi dirompente da trascinare anche me diritto tra le fiamme più alte. Mi prese la testa e mi tirò verso di lei tanto da farmi quasi perdere l'equilibrio.*

Che dire altro, se non augurare all'autrice il giusto successo..ed attendere le ulteriori gesta dell'impavido Reinar, L'ultimo Unno.













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