Figli delle stelle di Emily Pigozzi - Recensione -

Serie: -
Autore: Emily Pigozzi
Editore: Self Publishing
Genere: New Adult, Romanzi Rosa
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Sinossi

«Non dirmi che non ti va di giocare.»
«No. Non così. Io…» Giò fa per divincolarsi. È spaventata, lo vedo dal tremore leggero delle labbra, dal tono della sua voce. 
E una parte di me grida, vorrebbe sapere che cosa la spaventa tanto, perché ha così paura. Ma un’altra, l’altra parte, impazzisce dal desiderio nel vederla così vulnerabile. Potrebbe essere chiunque, ma adesso siamo insieme, lontani dal mondo. E lei è in mio potere. Completamente mia.

Rafael Venturi vive per correre. La velocità è nel suo dna, scritta nelle stelle fin dalla sua nascita. Figlio di un campione del mondo di Formula uno prematuramente scomparso, per lui la vita è una gara, una sfida con i suoi demoni e l’impulso continuo a scattare a trecento all’ora senza voltarsi indietro, fino al traguardo. Finché un brutto incidente in pista lo costringe a rallentare e a mettersi in discussione. E una notte, in fuga, salva un ragazzino che fa l’autostop da un’aggressione. Solo che non si tratta di un ragazzino, ma di una misteriosa ragazza dall’aspetto di elfo e dal piccolo corpo nervoso e sensuale. Gioia, detta Giò perché come gli confessa con ironia la gioia non la riguarda, e Rafael si imbarcheranno in un esaltante viaggio on the road alla scoperta delle loro paure, senza regole se non quella di un’attrazione impossibile da dominare. Ma chi è davvero Giò? Da cosa sta scappando? E la passione sarà la chiave giusta per vincere davvero? 

Ogni viaggio nasconde un segreto. Una vittoria. Un amore da conquistare.

Non  ho scelto io il libro, ma è stato lui ad entrare prepotentemente nella mia testa! È bastato un piccolo estratto hot per far scattare in me il click compulsivo. 
Sapete cosa vi dico sedotte? Ho fatto bene!
La storia mi è piaciuta da morire, facilmente riconducibile al genere “on the road”. L'autrice ti catapulta nel racconto senza che te ne renda conto.
Il libro parla della vita di Rafael Venturi, ventitreenne  campione della formula uno, prima che un brutto incidente sulla pista non lo mettesse fuori gioco. Oppresso dagli eventi, Rafael partirà  alla ricerca di risposte alle sue domande negategli dai suoi familiari  nel corso degli anni.

"DEVO PARTIRE, DEVO ANDARMENE. CAZZO. NON RIESCO PIU' A RESPIRARE E NEANCHE A STARE FERMO. RISCHIO DI IMPAZZIRE, COME SE IL MIO CUORE E LA MIA PELLE BRUCIASSERO. MI RISALE PREPOTENTEMENTE UN ISTINTO, COME NON LO SENTIVO DA UN SECOLO, TROPPO PERSO TRA GARE, IMPEGNI E OBBIETTIVI. MA ORA HO BISOGNO DI NON ESSERE NESSUNO, DI CONFONDERMI, DI LASCIARMI ANDARE."

Altro personaggio è Gioia (Giò), diciottenne sopravvissuta a qualcosa più grande di lei. Fuggita in autostop, senza una meta ben precisa e in compagnia del suo solo zaino in cui racchiude la sua espressività e bombolette spray (che usa di notte per rendere vivi e espressivi  i muri che circondano il suo grigio mondo). 

"LA TUA VITA E QUI  E ORA, GIO'. CIO' CHE TI CAPITA, SENZA PROGETTI. IL PRESENTE, E BASTA. E' LA TUA FUGA, DOPO TUTTO. NON HAI PASSATO, E NON PUOI AVERE FUTURO. TUTTO QUI. NESSUNO DEVE RICONOSCERMI. NESSUNO DEVE SAPERE CHI SONO. NEMMENO IO."

Rafael e Giò si incontrano per la prima volta in un parcheggio di un autogrill, dove lui le darà un passaggio dopo averla salvata da una probabile violenza. Entrambi avrebbero voluto  intraprendere questo viaggio soli con se stessi per fuggire dai loro tormenti, ma mai avrebbero pensato di intraprenderlo insieme. 

"<< COME TI CHIAMI?>>  << RAFAEL. SONO.. RAFAEL>> MUGUGNO CON UNA PICCOLA ESITAZIONE, TIMOROSO CHE POSSA RICONOSCERMI. ANNUISCE <<RAFAEL. MI PIACE.>> SORRIDE E FISSA LA PIOGGIA CHE INFURIA FUORI DAL FINESTRINO, ASSORTA, OFFRENDOMI LA VISIONE DELLA SUA NUCA DELICATA. PER FORTUNA NON SEMBRA AVERE LA PIU' PALLIDA IDEA DI CHI IO SIA. <<A QUESTO PUNTO CI STA CHE ME LO DICA ANCHE TU, IL TUO NOME. NO>> << GIO'. IO MI CHIAMO GIO'.>>"

Complice una forte attrazione che si scatena tra i due, l'autrice non si risparmia nel descrivere scene hot e romantiche da sognatrici.

"ALLORA IO LA BACIO.. LA BACIO FINALMENTE, MENTRE CORRIAMO SOTTO LA PIOGGIA, NEL BEL MEZZO DELLA NOTTE. SENTO LA SUA MANO NELLA MIA, LA TRASCINO INSIEME A ME MENTRE I NOSTRI PIEDI, AFFONDANO NELLA SABBIA. LA SPIAGGIA E' DESERTA, CI SIAMO SOLO NOI DUE. E IO POSSO SENTIRE IL RESPIRO DI LEI CORRERE NEL BUIO  COSI FORTE CHE, NE SONO CERTO, SE MI CONCENTRASSI SENTIREI ANCHE IL BATTITO DEL SUO CUORE. E DEL MIO..."

Grazie Emily Pigozzi per aver scritto questa bellissima storia di sofferenza e rinascita..