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Fino all'ultimo respiro di Aurora Ballarin - Recensione -

Serie: -
Autore: Aurora Ballarin
Editore: Self
Genere: New Adult, Romanzi Rosa
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Sinossi

Aurora non crede nell'amore. Né in Dio. Non crede in nulla che non sia la sua famiglia e la quotidianità monotona che rappresenta tutta la sua esistenza.Non ricorda nemmeno più l'adolescenza spensierata, soppressa dagli avvenimenti che l'hanno costretta a diventare adulta fin troppo in fretta.Eppure è proprio quando la vita sembra accanirsi di nuovo contro di lei, riservandole un colpo così duro da spezzare anche il più forte degli eroi, che il destino gioca le sue carte in modo inaspettato.È proprio in quel momento, infatti, che un ragazzo piomba nella sua vita, stravolgendola. Ricoverato nella stanza di fronte alla sua, Ivan insegnerà ad Aurora a sperare, a sorridere, a combattere contro la morte.E soprattutto, le insegnerà cos'è l'amore. Quello con la A maiuscola che si vive una sola volta in tutta l'esistenza.Grazie a lui Aurora capirà che esiste un futuro oltre la malattia. Un futuro oltre al dolore.Un futuro di cui lei sarà l'unica e la sola artefice.


Buongiorno Sedotte!
Per il mese #lesedotteleggonoleself, ho deciso di lasciarmi coinvolgere da questa storia. Avevo già sentito parlare di questo romanzo di Aurora Ballarin, e molte volte sono stata tentata di iniziarlo, ma ho sempre desistito per la paura di come potesse finire. Di solito quando vedo delle trame sul pesante andante, tendo a evitarle per cercare di non farmi troppo male. Ci pensa già la vita ogni giorno a metterci di fronte a momenti difficili, e desidero almeno che la lettura (che reputo essere un’evasione dalle giornate dure) sia spensierata e quindi preferisco distanziarmi totalmente da questo tipo di racconti. 
Però poi arriva un momento nel quale hai bisogno di leggere qualcosa di più forte, che sei sicura che ti porterà emozioni e ti faccia pensare al valore della vita e tutto quello che ne concerne. Questo quindi, per me, era il momento di leggere “Fino all’ultimo respiro” e così l’ho iniziato.
"Non mi lascia nemmeno il tempo di dire «A» che mi trovo le sue labbra sulle mie. Di nuovo. Mordicchia il labbro, cercando di spinspingermi a lasciarlo entrare e io, questa volta, non faccio più di tanta opposizione ritrovandomi la sua lingua in bocca in men che non si dica. Il gusto amaro del caffè e del fumo s'alterna al suo sapore naturale ed è buono. Per un attimo mi sento sul punto di cedere e assecondare il suo bacio: intreccio la lingua alla sua e la faccio muovere appena. Ma è solo un attimo, appunto. Poi, come se mi fossi risvegliata da uno stato di trance mi riprendo e lo spingo con fermezza. No, non voglio. Non è il momento né il luogo. E probabilmente nemmeno il ragazzo giusto. Sono confusa, dovrei pensare a tutt'altro in queste ore e invece lui mi sta sconvolgendo. E non ho tempo di lasciarmi coinvolgere in qualche casino, men che meno da uno come lui. Ivan mi guarda: non è deluso, anzi sembra contento, e la soddisfazione che leggo nei suoi occhi mi mette in imbarazzo.«Con tutta la calma del mondo» esordisce, soffiandomi appena sul volto: «Non lasciare che la malattia ti divori il cervello. Vivi, è l'attacco più devastante che puoi sferrare contro quello che ti vorrebbe uccidere.» Non rispondo non perché non voglia ma perché non so cosa dire. «E comunque» riprende lui: «Ti assicuro che mi prenderò i tuoi baci e che ti innamorerai di me.» Gli tiro un pugno scherzoso in pieno petto e lui finge di piegarsi per il dolore: «Innamorarmi di un cretino?» chiedo ridendo: «Sì, credici.» Mi afferra il polso della mano posata sul suo torace: «Ma io non ci credo» mi risponde e baciandomi le nocche aggiunge: «Io lo so.»"
Ivan e Aurora stanno combattendo contro il cancro, un male che non perdona. E se anche si riesce a superare la battaglia, si rimane comunque provati. 
Aurora è un personaggio che ha già dovuto sopportare la morte del padre, e quando le hanno diagnosticato la malattia il suo stato mentale crolla ulteriormente e la sua fiducia nella vita inizia a venire sempre meno. Solo che la vita stessa a volte, se da una parte sembra andare male, dall’altra cerca di essere meno brutta e così che si comincia a sperare in qualcosa. Come ad esempio l’amore. Ed è proprio nel letto di un ospedale che trova questo sentimento. Incontra Ivan, un tornado che le insegnerà quanto è bella la vita, a sorridere anche quando tutto sta andando a rotoli. Anche lui sta combattendo la stessa battaglia, ma trova la forza di sorridere e sperare. 
"Ti amo così tanto. Così tanto che mi chiedo se esista una parola per definire ciò che provo. Eppure so che non esiste. Non esiste perché noi siamo unici. Lascio che la sua lingua scivoli nelle mie labbra e incontri la mia che risponde al suo tocco con decisione. È un bacio famelico e al tempo stesso dolce, il nostro. Un bacio che dura tanto, forse perfino troppo per molti.Pochissimo per me."
L’autrice è stata brava a farci conoscere questi due personaggi che creano una coppia perfetta in un momento che verrebbe solo voglia di sparire e non credere più a niente. Ci fa emozionare, ci fa avere dei momenti di gioia in un libro che è tutto fuorché leggero. Ma più di tutto, ci fa sperare e credere in una vita che, nonostante ogni giorno ci metta a dura prova, possa essere migliore.
Questa è una storia reale, in cui l’autrice porta il lettore a pensare al valore della propria vita.


Come primo romance contemporaneo della Ballarin, direi che è stato buonissimo! Mi è piaciuto molto il suo stile scorrevole.
Lo consiglio a chi sta cercando una storia forte ed emozionante, non è adatta a tutti i momenti..io ci ho messo un bel po’ prima di decidermi a leggerlo, anche senza conoscere il finale, sapevo che sarebbe stata dura.
Beh che dire, complimenti all’autrice!




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