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"The Kingdom" di Jess Rothenberg - Recensione

Buongiorno Sedotte, di tanto in tanto vengo a diffondere un po' di sana Distopia ;)
Oggi vi parlerò di un romanzo davvero molto particolare e promettente che però... dopo vi dico!


Serie: The Kingdom
Autore: Jess Rothenberg
Editore: DeA Planeta
Genere: Distopico

TRAMA: 
Benvenuta nel Regno dove “per sempre felici e contenti” non è solo una promessa. È una regola.

Voli virtuali negli universi dei propri libri preferiti. Nuotate in compagnia delle sirene. Safari tra elefanti a strisce e purosangue dalle ali di farfalla. Questo e molto altro diventa possibile quando si varcano i cancelli del Regno, il parco a tema più straordinario di tutti i tempi. Ma l’attrazione principale sono loro: le sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori. Sempre bellissime, sempre sorridenti, sempre pronte a trasformare i sogni in realtà. Ana, una delle predilette dal pubblico, ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni mattina all’ingresso è la sua felicità. Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen. Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco, è il primo umano che non la tratta come una macchina, il primo che le fa provare un’emozione non contemplata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l’amore. E quando Owen sparisce nel nulla, lasciandosi dietro solo un braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in incubo. Accusata di omicidio, Ana si ritrova a combattere per la sua stessa vita, e scopre che nello scintillante Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra… Echi di Westworld e Il racconto dell’ancella risuonano in questo romanzo folgorante, che ha il ritmo mozzafiato di un thriller ed è al contempo una struggente storia d’amore e una toccante riflessione su che cosa, in fondo, ci rende umani.
La storia narrata da questo romanzo ci catapulta all’interno del Regno, dove Ana “vive” insieme alle sue sorelle ibride. Loro sette sono le principesse che tutti vengono ad ammirare, in un contesto che ha davvero molto da offrire.
Le FANTASISTE sono state create e programmate per esaudire i desideri degli ospiti e per essere sempre cordiali e disponibili (alcune anche troppo), ma cosa succede se la loro vicinanza alle persone reali comincia a suscitare in loro dei cambiamenti?
Cosa accadrebbe se oltre all’aspetto umano si aggiungesse anche la capacità di provare sentimenti come la rabbia, la tristezza, l’odio o l’amore?
Non sono un’amante degli spoiler, quindi non sviscererò ulteriori dettagli sulla trama e, ahimè, non posso assegnare più di tre stelle a questo romanzo. Ben scritto, questo è fuori discussione, anche la trama tutto sommato non mi è dispiaciuta, tuttavia non sono riuscita a connettermi (per restare in tema) ai personaggi.
Se l’intenzione dell’autrice era quella di far apparire Ana più “umana” avrebbe dovuto calcare un pochino di più la mano. Seguendo le vicende della protagonista mi sono sentita nel mezzo di un tira e molla in cui nessuno aveva mai la meglio sull’altro.
Ho trovato interessante l’espediente di alternare i verbali del processo e gli interrogatori alla parte narrata dal POV di Ana. Ho trovato invece privi di senso i titoli dei singoli capitoli, o forse la stanchezza degli ultimi giorni non mi ha dato modo di coglierlo.
In definitiva ho trovato tutto troppo attutito, per essere la rappresentazione di un forte cambiamento. Per il mio gusto personale, avrebbe dovuto essere più incisivo.

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