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Non pensavo di amarti ancora di Penelope Ward -Recensione-

Serie:-
Autore: Penelope Ward
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Romanzo rosa


Trama

Lì per lì ho pensato che fosse un'ottima idea. Chiamare all'improvviso al telefono Landon Roderick, per cui ho una cotta dei tempi dell'infanzia, mi è sembrata la cosa giusta da fare. Il fatto che fossi ubriaca e stessi passando sopra a tredici anni di emozioni contrastanti con uno stupido scherzo telefonico, invece, non mi è nemmeno passato per l'anticamera del cervello. Ma poi Landon ha richiamato. Ci siamo ritrovati a passare le settimane seguenti al telefono, cercando di gestire l'intensa connessione che il suono delle nostre voci aveva risvegliato. È possibile desiderare qualcuno che si trova a chilometri di distanza? Durante tutte quelle ore passate a chiacchierare, mi sono chiesta che cosa sarebbe potuto succedere se ci fossimo incontrati. Ed è così che ho preso la seconda decisione più impulsiva della mia vita. Un biglietto per la California è quello che mi serve per capire se la telefonata che gli ho fatto da ubriaca è stato l'errore più grosso che abbia mai commesso o la cosa migliore che mi sia mai capitata.
Sedottissimi oggi per voi una nuova recensione della nostra super sedotta Psiche!


Oh, My God!

E chi sono io per dare 3 stelle a Penelope Ward, eh!?  Nessuno! Però non posso neanche far finita di niente, far finta di aver letto questo romanzo in una sola notte. No, assolutamente no. Letto in una settimana, ahimè, 7 lunghissimi giorni.
Mi piace e non mi piace, questo è il problema!


"Fare una telefonata da ubriachi non è mai una buona idea, specialmente se il destinatario è il tuo primo amore."

Il primo amore....
Il primo amore non si scorda mai, vero?
Si, é vero. Purtroppo. :p

Rana e Landon, sono i protagonisti semplici ma scombinati di questa profonda e stravolgente storia d'amore, carica di pura tensione sessuale e momenti straordinariamente imperfetti. 
Umani.
Notevolmente opposti.

Rana è una ragazza apparentemente
determinata, decisa, risoluta, ma dentro è piena di insicurezze, estremamente fragile.
La sua mente non le dà tregua. Pensa troppo.
Sostanzialmente rispecchia la natura di noi ragazze. Donne. 
Giusto!?



Landon, al contrario, prende la vita così come viene, vivi e lascia vivere, senza pensarci troppo. Senza regole. Imprevedibile.
È uno sciupa femmine, bello, affascinante, sensuale, passionale, molto divertente, socievole e pieno di tatuaggi. 
Adoro i tatuaggi.
Ok, lui mi piace! 
Eccome se mi piace! :p

E tutto ebbe inizio..

Una telefonata inaspettata, un misterioso e sensuale gioco di messaggi, quella voglia di ritrovarsi e non lasciarsi più. Abbandonarsi solo al presente, tralasciando il passato, oscuro passato di entrambi i personaggi.
Cercarsi. Trovarsi. E poi?
“Oddio, no. La colpa è mia, Landon. Ho avuto una reazione eccessiva. Ho così tanti difetti».
«Sì, be’, ce li hanno anche i diamanti più belli. Non c’è niente di male ad avere dei difetti. Sono quelli a renderci umani».”


“Fondamentalmente, mi piacerebbe poter dire che alla fine tutto era perfetto, nel nostro mondo, ma la vita è così. Non è perfetta. E non deve nemmeno esserlo.”





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